miércoles, 25 de noviembre de 2015

Scultore per pasione

Entrevista al maestro Nino Orlandi


E 'un onore per me maestro Nino di entrare nel loro mondo dell'arte,ci parli un poco di lei. Come si definisce? Cosa fa? Come iniziò?
Non saprei come definirmi, faccio le mie sculture in legno per pura passione da circa venti anni e prima di dedicarmi a tempo pieno a questa passione ho svolto attività varie di restauro e creazioni con vena artistica come sedie, tavolini, intarsi, vetrate e prima ancora, fin dagli anni giovanili, ho dedicato il mio tempo libero al disegno e alla pittura a olio su tela.


Come e quando si rese conto delle sue capacità o del suo talento?Da sempre ho avuto questa capacità ed è il mio istinto creativo che mi spinge a dare vita alle mie opere.
Dove trova l’ispirazione per realizzare le sue opere?
Prendo spunto per le mie opere dalla osservazione delle cose semplici che mi circondano come per esempio una giacca appesa al muro o un libro aperto su un tavolo, oppure dalla osservazione della figura femminile in un suo particolare movimento.

Cosa desidera mostrare all' osservatore con le sue opere?
Con le mie opere desidero mostrare all’osservatore un oggetto o una figura che, per la sua semplicità, suscita emozione e piacere.
¡Magnifico!...Come nasce una idea? Cos'è per lei l' ispirazione?
L’idea nasce per caso osservando la vita quotidiana che mi circonda, l’ispirazione è un elaborato mentale che si sviluppa lentamente fino a quando mi invade un desiderio di realizzare quella idea.


In quali circostanze le vengono le migliori idee? Io vivo in montagna e le migliori idee nascono di notte quando, nel silenzio dei monti che mi circondano, ripenso alle cose che ho osservato e a come posso fare per realizzarle, e la fantasia è libera e galoppante.
¡Meraviglioso!...Come, quando cominciò a vedere se stesso come artista?
Non mi vedo come artista, sono pochi gli artisti veri, mi vedo come un semplice e modesto realizzatore capace.

Quale artista ammira e in che modo influenza la sua opera?Sono tanti gli artisti che ammiro ma nessuno in particolare e comunque non sono influenzato da nessuna corrente artistica, sono un semplice autodidatta che si diverte e, come si dire, ….. le prova tutte.
è l' arte necessaria?
L’arte è l’essenza della vita e fa parte dell’umanità.

Mi inchino all'arte,¡mi inchino alla sua arte maestro Orlandi!

Quale dei suoi lavori è quello che preferisce?Il lavoro che preferisco è sempre l’ultimo e il più delle volte è quello che ho già ideato ma ancora non ho realizzato.
Le dispiace staccarsi da un opera che ha venduto?Non sono mai dispiaciuto quando una mia opera ha trovato un suo particolare estimatore, è solo motivo di orgoglio ed uno stimolo per proseguire, mi dispiace solamente non aver tenuto traccia di dove sono ora.

Dio creò dal nulla. Lei da cosa crea?
Non mi ritengo un creatore ma un modesto esecutore e interprete di ciò che vedo e mi circonda.

Si dá la vita e crea l'illusione...cosa consiglierebbe a quelli che iniziano?
Non sono nessuno per dare consigli, so solo che ci vuole tanta passione.

Qual è la sua maggiore ambizione come scultore? _Qualche obiettivo professionale che le resta da raggiungere?
Non faccio lo scultore per professione di conseguenza l’unico obiettivo è realizzare l’idea che ho sviluppato in mente nel migliore dei modi possibili e ….. possibilmente trasmettere anche emozione.
C'è qualche opera della quale è particolarmente orgoglioso? Si, vado particolarmente orgoglioso per l’angelo che indica il cero pasquale che ho realizzato per il Santuario del mio paese.


Cosa crede che sia la cosa migliore e cosa la peggiore nel mondo dell' arte?
La cosa migliore è la sua capacità intrinseca di trasmettere emozioni e messaggi e la cosa peggiore penso sia il falso mondo dell’arte e del suo commercio.

Dove possiamo ammirare i suoi lavori? Il modo più concreto e suggestivo per ammirare i miei lavori sarebbe venire presso il mio laboratorio, il mio mondo, in montagna a Serramazzoni (Provincia di Modena) dove vivo e lavoro, diversamente non resta che in rete sulla mia pagina Facebook o in occasione della mostre.

I ricordi della sua infanzia influenzano quello che plasma nelle sue creazioni?
Non direi
Come definirebbe il suo stile nella scultura?
Non ho uno stile unico e particolare, ma vario dal moderno astratto al figurativo fino al iperrealismo

La vedo come un uomo del Rinascimento, capace di osare in tutto, è così?
“Osare in tutto” è una definizione che mi piace molto, d'altronde la mia è una pura passione e cercare di fare di tutto e di più è ciò che ci deve ispirare ogni giorno.


C'è qualcosa accaduto nel passato o nell' infanzia che l' hanno segnato come persona o come scultore ?
Nel mio passato c’è sicuramente la figura di mio padre che è stato il mio maestro di vita (lui sapeva fare di tutto) ed è quindi stato anche la mia “musa ispiratrice”.

Molto sentimento...C'è qualcos' altro che le piacerebbe aggiungere per terminare l' intervista?
Per terminate questa intervista non mi resta che ringraziare lei in particolare per il suo personale interessamento nonché tutti quelli che mi seguono dal vivo e su Facebook con i loro messaggi che leggo sempre volentieri.

E 'stata un'esperienza meravigliosa entrare nel loro mondo dell'arte e incontrare il scultore di passione,molte grazie maestro Nino Orlandi.

Roxana A.Beloglio
Derechos Reservados


viernes, 20 de noviembre de 2015

Dicen las Hadas

Dicen las hadas que el amor es algo muy bello cuando de él se hace bandera
y se entrega a los demás a cambio de nada.

Dicen las hadas que te muestres como eres y no como los demás quieren que seas.
Dicen las hadas que para encontrar el camino hay que caminar y no sentarse.

Dicen las hadas que en tu interior has de buscarte.
Dicen las hadas que es esencial encontrarse.


Dicen las hadas que es fundamental reconocerse.
Dicen las hadas que ante todo debes aceptarte.


Dicen las hadas que para ascender has de identificarte.
Dicen las hadas que para amar has de amarte.

Dicen las hadas que para vivir has de resucitar.

Una de las hadas me dijo:
"Tus deseos anidan en este momento en mi mano
y como estrellas fugaces los lanzo a su destino,
para que retornen a tu seno con la magia de su realización,
pues te mereces el destino, la vida
y el momento de felicidad que te dará el verlos cumplidos"
Dicen las Hadas...



Duendes de Avalon
Derechos Reservados

domingo, 15 de noviembre de 2015

Escultor de sentimientos

Entrevista a Damiano Taurino

Un honore per me Maestro Damiano
Ci parli un poco di lei. Come si definisce? Cosa fa? Come iniziò?
Mi definisco un romantico nostalgico e faccio il modellatore per passione da circa trent'anni. Ho sempre avuto capacità manuali e di restauro con vena artistica in tutte le cose. Fin dalla più tenera età mi dilettavo con terra e fango che raccoglievo nelle campagne Salentine per costruire le statuine del presepe. Passione interrotta nel periodo di emigrazione in Svizzera dove ho coltivato la passione per la musica suonando e cantando nella Band "The Friends". Rientrato in Italia nel 1981, precisamente a Cesena, ho avuto occasione di conoscere gli artisti della zona con cui ho instaurato rapporti di collaborazione e amicizia, mi sono riavvicinato all'arte del modellare, il continuo studio ed il confronto con opere anatomicamente sempre più complesse mi hanno portato ad un percorso di crescita.

 _Come e quando si rese conto delle sue capacità o del suo talento ?
Non esistono canoni prestabiliti, attimi di puro istinto creativo danno vita alle mie opere. Le mie ispirazioni nascono dalle cose più semplici della vita, un portamento sensuale di una donna, l'immagine di un movimento particolare, una figura leggera di ballerini...

_Dove trova l'ispirazione per realizzare le sue opere ? _Cosa desidera mostrare all' osservatore con le sue opere?
 Le mie opere sono state definite sculture edonistiche sia per il piacere mio di produrle sia per il piacere puro dell'osservatore. Mi piacerebbe si cogliesse l'amore della donna, dell'uomo, la bellezza dell' umanità

_Come nasce una idea? Cos'è per lei l'ispirazione? _In quali circostanze le vengono le migliori idee?
L'idea è osservazione, esplorazione, confronto, studio.
L'ispirazione è madre dell'idea che esplode nella mente e si concretizza con le mie sculture.
Nella vita quotidiana, nelle cose più semplici, durante le mie passeggiate con Mila, a tavola con la mia famiglia, durante un giro in centro città...

_Quale dei suoi lavori è quello che preferisce
Rientrato in Italia le mie prime sculture furono le caricature dei vari personaggi del mondo dello spettacolo, della politica...per poi passare all'arte figurativa vera e propria nel 1998 circa. Quando iniziai ad avere apprezzamenti e ad essere stimato dalle persone anche attraverso i miei umili lavori capii che stavo andando nella direzione giusta e che quello che facevo trasmetteva emozioni postitive.

_Quale artista ammira e in che modo influenza la sua opera?
 Ammiro quasi tutti gli artisti del passato a partire da Michelangelo, Canova, Rodin per fare alcuni nomi ed il Bernini per me di grande ispirazione. Non sono influenzato o condizionato da nessuna corrente artistica anche perchè sono autodidatta...
  L'arte è essenziale, fa parte dell'umanità, della nostra storia, attraverso essa studiamo il passato, emozioniamo il presente e lasciamo impronta nel futuro.
_C'è qualche opera della quale è particolarmente orgoglioso?
 La mia preferenza va sempre all'ultima opera o a quella che dovrò ancora realizzare. Poi ci sono sculture un po' più complesse, nelle quali mi sono messo in sfida un po' di più che ricordo sempre con soddisfazione come "Il Volo"
   Si, mia figlia Roberta, unica mia scultura vivente


 _Le dispiace staccarsi da un opera che ha venduto?
 Le mie opere sono state cedute a persone che hanno amato in esse le stesse cose che ho amato io, questa per me è la cosa più importante. Non faccio della mia arte un business per cui mi piace pensare che le mie sculture sono state "adottate" e sono ora in mano ad "ottimi osservatori"
_Cosa consiglierebbe a quelli che iniziano? 
Creo da terra e acqua, chi fa scultura crea dalla polvere...
 Non mi sento di dare consigli ma non si deve avere fretta, ci vuole tanta bottega per crescere poi consiglio di rimanere sempre modesti.

_Qual è la sua maggiore ambizione come escultore?
 Mi piacerebbe essere l'autore di un'idea nuova, magari anche un'opera monumentale.

_Cosa crede che sia la cosa migliore e cosa la peggiore nel mondo dell'arte?
 La cosa migliore dell'arte è la capacità stessa attraverso un'attività creativa di trasmettere emozioni e "messaggi", per la cosa peggiore penso ad alcune situazioni e ambienti legati al mondo dell'arte in cui mi sono ritrovato e che per il mio modo di essere impoveriscono sia le persone che le opere stesse. 
 Non faccio questo di professione di conseguenza gli unici obiettivi sono quelli che nascono con un' idea e si concludono con la realizzazione della stessa.

 _Dove possiamo ammirare i suoi lavori ?
  il modo più immediato è in rete sul mio sito www.damianotaurino.it o sulla mia pagina Facebook dove trovate anche le partecipazioni alle mostre, infine nel mio piccolo studio.

_Come definirebbe il suo stile nella scultura?
direi un classico moderno
_La vedo come un uomo del Rinascimento, capace di osare in tutto, è così?
 Ringrazio molto per questa definizione, la scultura ricorda il divino attimo della creazione è vero, ridimensionando nel mio piccolo cerco di fare tutto quello che mi ispira per il puro piacere di farlo.

_C' è qualcosa accaduto nel passato o nell' infanzia che l'hanno segnato come persona o come escultore ?
 Direi che i ringraziamenti sono d'obbligo e mai sufficienti per le persone che mi stanno accanto quotidianamente e per coloro che ammirano le mie opere ed attraverso esse imparano a conoscere la mia persona, ringrazio per i messaggi quotidiani che mi vengono inviati, leggerli tutti uno ad uno è per me sempre un'emozione.

Grazie mille maestro Damiano Taurino,avanti dando al mondo la sua bellísima arte di sentirsi caricato.

Roxana A.Beloglio
Derechos Reservados

Lo que no decimos

Pintura de Mira Fujita
¿Sabes a dónde van las palabras que no se dijeron?
¿A dónde va lo que quieres hacer y no haces?


¿A dónde va lo que quieres decir y no dices?
¿A dónde va lo que no te permites sentir?

Nos gustaría que lo que no decimos caiga en el olvido, 
pero aquello que no decimos se nos acumula en el cuerpo, nos llena el alma de gritos mudos.
Lo que no decimos se transforma en insomnio, en dolor de garganta.
Lo que no decimos se transforma en nostalgia, en destiempo.



Lo que no decimos se transforma en: debe, en deuda, en asignatura pendiente.
 Las palabras que no decimos se transforman en insatisfacción, en tristeza, en frustración. 
Lo que no decimos no muere, nos mata…

Duendes de Avalon
Derechos Reservados


jueves, 12 de noviembre de 2015

Maestro de la nostalgia

Entrevista a Pier Luigi Orlandi
Un honore per me Maestro Orlandi
_Ci parli un poco di lei. Come si definisce? Cosa fa? Come iniziò?
Dopo aver lavorato come tecnico industriale, ho atteso l’età della pensione per dedicarmi a quello che è sempre stato  il  mio sogno nel cassetto: la  pittura, prediligendo come strumento espressivo l’acquerello.
E come autodidatta ho seguito diversi corsi e conosciuto maestri d'arte di tutto il mondo  che mi hanno convinto che l'acquerello era la tecnica artistica più consona ai miei  gusti.

_Come e quando si rese conto delle sue capacità o del suo talento ?
Il mio assiduo impegno e la mia costante dedizione sono stati premiati avendo ottenuto diversi riconoscimenti, ma quello che più mi dà soddisfazione è veder nascere da un immacolato foglio bianco un mio lavoro, frutto della mia creatività, sensibilità e passione, ma ancor più del mio amore per questa tecnica bella e difficile”.

_Dove trova l'ispirazione per realizzare le sue opere ?
_Cosa desidera mostrare all' osservatore con le sue opere?
Amo dipingere i boschi perché sono parte di me dei mieii ricordi del mio essere perdutamente bambino....in un bosco ci si può perdere..ma nei miei boschi io ritrovo sempre la luce che è quella che accompagna i miei dipinti.e la luce del cuore la luce che mi ha,fatto,uscire dai  momenti bui dalle solitudini... il bosco è un po' come la vita...a volte insidioso ma ....solitario ...dove un uomo può ritrovare la sua anima.


_Come nasce una idea? Cos'è per lei l'ispirazione?
_In quali circostanze le vengono le migliori idee?
Direi Noi artisti attraversiamo momenti con forti impulsi che ci attraversano e ci. Investono. In queste circostanze riesco a esprimere ciò che sento dipingendo. Non ci sono circostanze ma momenti, visioni, pensieri che diventano immagini, colori..e poi dipinti.


_Quale artista ammira e in che modo influenza la sua opera?

Ho conosciuto personalmente due  grandi  acquarellisti Thomash  Schaller e Roberto Andreoli….del  primo ho  ammirato la  sua  abilità tecnica la  scelta  dei colori  e la  capacità di dare  luci e  ombre ai  suoi  dipinti.  Di  Andreoli che  definirei  un  poeta ho  apprezzato e ammirato la delicatezza e la spiritualità che contraddistingue ogni suo dipinto: sembrano angoli romantici dove viene esaltata la leggerezza e la introspezione.
_Quale dei suoi lavori è quello che preferisce
Sono tanti i lavori che ho dipinto in questi anni…..belli e brutti…..non ce n’è  uno in particolare…potrei  dire che quello che preferisco è  quello  che  farò   !!!!!!!!


_Le dispiace staccarsi da un opera che ha venduto? 
Ho venduto dipinti cedendo alla lusinga dell’offerta che ora pagherei  per  riaverlo appeso  sul muro  del mio  studio, ma in fondo le  opere  artistiche  sono  fatte  perché  il mondo  le  veda e le ammiri, rimarranno  sempre  nostre  creature  anche  se  appesa  al  muro  di altre case.
_Dio creò dal nulla. Lei da cosa crea?
Io non mi  ritengo un creatore,  io cerco  di interpretare  ciò  che  Dio ha  già  creato e con l’aiuto  dei  colori e della  mia  sensibilità artistica trasferirlo  su un foglio di carta e condividere l’emozioni che mi hanno  ispirato con gli ammiratori,,,,

 
_Cosa consiglierebbe a quelli che iniziano? 
Consiglio di avvicinarsi lentamente, quasi in punta di, piedi alla tavolozza dei colori, guardandola, sentendone il profumo e poi...chiudere gli occhi e immaginare di colorare i propri sogni e farli vivere con il cuore .....non trova che sia un bel regalo  ???? ....un pezzo di anima che rimane su un foglio.


_Qual è la sua maggiore ambizione come pintore?
Per me dipingere   è come ...mettersi in contatto con il cuore attraverso la sua vibrazione….il suo ritmo...è solo introducendo il pensiero nel cuore che escono le essenze che diversificano un disegno..una coloritura..da un'opera d'arte. 

_C'è qualche opera della quale è particolarmente orgoglioso?
Non  c’è un’opera particolare, le opere di cui sono più orgoglioso sono quelle che hanno  suscitato  emozione negli osservatori….la  stessa  emozione…che ho  messo  io  nel  dipingerla-


_Cosa crede che sia la cosa migliore e cosa la peggiore nel mondo dell'arte?
L’arte si nutre di bellezza ma anche di generosità io ritengo che queste siano le sfumature migliori per apprezzare arte e l’artista....
_Dove possiamo ammirare i suoi lavori ?
Non dispongo di un atelier/galleria personale….partecipo a concorsi e mostre personali e collettive in diverse città italiane.

_Come definirebbe il suo stile nella pittura?
il mio non è uno stile...è una rappresentazione di ciò che sento..io trasporto la mia acqua e il mio colore nel foglio dove dipingo i sentimenti i miei sguardi sulla vita che percorre le strade ogni giorno, tra le gente...negli sguardi degli anziani, dei bambini.
Mi piace sapere che quando una persona guarda la mia opera....immagina il mio mondo e lo fa suo.


_La vedo come un uomo del Rinascimento, capace di osare in tutto, è così?

Dipingere ad acquarello…definita la tecnica pittorica più difficile…..è  anche una  sfida con l’acqua…il colore… la  carta…..che  mi spinge ad ricercare i  migliori risultati tecnici ed artistici.


_C' è qualcosa accaduto nel passato o nell' infanzia che l'hanno segnato come persona o come pittore ?
In passato ho avuto gravi problemi  di salute che avevano limitato la mia libertà di movimento per questo motivo mi  sono  rifugiato nella  pittura….trovando in essa lo  scopo  e la  forza di proseguire e migliorare il mio  stato di salute……da cui sono uscito in piena forma per cui posso  dire che l’acquarello ha  avuto per me un effetto magico e terapeutico.

Grazie mille maestro Pier Luigi Orlandi  per suoi meravigliosa lavori.

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