jueves, 12 de noviembre de 2015

Maestro de la nostalgia

Entrevista a Pier Luigi Orlandi
Un honore per me Maestro Orlandi
_Ci parli un poco di lei. Come si definisce? Cosa fa? Come iniziò?
Dopo aver lavorato come tecnico industriale, ho atteso l’età della pensione per dedicarmi a quello che è sempre stato  il  mio sogno nel cassetto: la  pittura, prediligendo come strumento espressivo l’acquerello.
E come autodidatta ho seguito diversi corsi e conosciuto maestri d'arte di tutto il mondo  che mi hanno convinto che l'acquerello era la tecnica artistica più consona ai miei  gusti.

_Come e quando si rese conto delle sue capacità o del suo talento ?
Il mio assiduo impegno e la mia costante dedizione sono stati premiati avendo ottenuto diversi riconoscimenti, ma quello che più mi dà soddisfazione è veder nascere da un immacolato foglio bianco un mio lavoro, frutto della mia creatività, sensibilità e passione, ma ancor più del mio amore per questa tecnica bella e difficile”.

_Dove trova l'ispirazione per realizzare le sue opere ?
_Cosa desidera mostrare all' osservatore con le sue opere?
Amo dipingere i boschi perché sono parte di me dei mieii ricordi del mio essere perdutamente bambino....in un bosco ci si può perdere..ma nei miei boschi io ritrovo sempre la luce che è quella che accompagna i miei dipinti.e la luce del cuore la luce che mi ha,fatto,uscire dai  momenti bui dalle solitudini... il bosco è un po' come la vita...a volte insidioso ma ....solitario ...dove un uomo può ritrovare la sua anima.


_Come nasce una idea? Cos'è per lei l'ispirazione?
_In quali circostanze le vengono le migliori idee?
Direi Noi artisti attraversiamo momenti con forti impulsi che ci attraversano e ci. Investono. In queste circostanze riesco a esprimere ciò che sento dipingendo. Non ci sono circostanze ma momenti, visioni, pensieri che diventano immagini, colori..e poi dipinti.


_Quale artista ammira e in che modo influenza la sua opera?

Ho conosciuto personalmente due  grandi  acquarellisti Thomash  Schaller e Roberto Andreoli….del  primo ho  ammirato la  sua  abilità tecnica la  scelta  dei colori  e la  capacità di dare  luci e  ombre ai  suoi  dipinti.  Di  Andreoli che  definirei  un  poeta ho  apprezzato e ammirato la delicatezza e la spiritualità che contraddistingue ogni suo dipinto: sembrano angoli romantici dove viene esaltata la leggerezza e la introspezione.
_Quale dei suoi lavori è quello che preferisce
Sono tanti i lavori che ho dipinto in questi anni…..belli e brutti…..non ce n’è  uno in particolare…potrei  dire che quello che preferisco è  quello  che  farò   !!!!!!!!


_Le dispiace staccarsi da un opera che ha venduto? 
Ho venduto dipinti cedendo alla lusinga dell’offerta che ora pagherei  per  riaverlo appeso  sul muro  del mio  studio, ma in fondo le  opere  artistiche  sono  fatte  perché  il mondo  le  veda e le ammiri, rimarranno  sempre  nostre  creature  anche  se  appesa  al  muro  di altre case.
_Dio creò dal nulla. Lei da cosa crea?
Io non mi  ritengo un creatore,  io cerco  di interpretare  ciò  che  Dio ha  già  creato e con l’aiuto  dei  colori e della  mia  sensibilità artistica trasferirlo  su un foglio di carta e condividere l’emozioni che mi hanno  ispirato con gli ammiratori,,,,

 
_Cosa consiglierebbe a quelli che iniziano? 
Consiglio di avvicinarsi lentamente, quasi in punta di, piedi alla tavolozza dei colori, guardandola, sentendone il profumo e poi...chiudere gli occhi e immaginare di colorare i propri sogni e farli vivere con il cuore .....non trova che sia un bel regalo  ???? ....un pezzo di anima che rimane su un foglio.


_Qual è la sua maggiore ambizione come pintore?
Per me dipingere   è come ...mettersi in contatto con il cuore attraverso la sua vibrazione….il suo ritmo...è solo introducendo il pensiero nel cuore che escono le essenze che diversificano un disegno..una coloritura..da un'opera d'arte. 

_C'è qualche opera della quale è particolarmente orgoglioso?
Non  c’è un’opera particolare, le opere di cui sono più orgoglioso sono quelle che hanno  suscitato  emozione negli osservatori….la  stessa  emozione…che ho  messo  io  nel  dipingerla-


_Cosa crede che sia la cosa migliore e cosa la peggiore nel mondo dell'arte?
L’arte si nutre di bellezza ma anche di generosità io ritengo che queste siano le sfumature migliori per apprezzare arte e l’artista....
_Dove possiamo ammirare i suoi lavori ?
Non dispongo di un atelier/galleria personale….partecipo a concorsi e mostre personali e collettive in diverse città italiane.

_Come definirebbe il suo stile nella pittura?
il mio non è uno stile...è una rappresentazione di ciò che sento..io trasporto la mia acqua e il mio colore nel foglio dove dipingo i sentimenti i miei sguardi sulla vita che percorre le strade ogni giorno, tra le gente...negli sguardi degli anziani, dei bambini.
Mi piace sapere che quando una persona guarda la mia opera....immagina il mio mondo e lo fa suo.


_La vedo come un uomo del Rinascimento, capace di osare in tutto, è così?

Dipingere ad acquarello…definita la tecnica pittorica più difficile…..è  anche una  sfida con l’acqua…il colore… la  carta…..che  mi spinge ad ricercare i  migliori risultati tecnici ed artistici.


_C' è qualcosa accaduto nel passato o nell' infanzia che l'hanno segnato come persona o come pittore ?
In passato ho avuto gravi problemi  di salute che avevano limitato la mia libertà di movimento per questo motivo mi  sono  rifugiato nella  pittura….trovando in essa lo  scopo  e la  forza di proseguire e migliorare il mio  stato di salute……da cui sono uscito in piena forma per cui posso  dire che l’acquarello ha  avuto per me un effetto magico e terapeutico.

Grazie mille maestro Pier Luigi Orlandi  per suoi meravigliosa lavori.

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